di Agostino Masdea – “Nell’anno della morte del re Uzzia vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato” Isaia 6:1  –  In questi giorni certamente non mancano le distrazioni e i divertimenti. Cinema, concerti, spettacoli di ogni genere e grado. Le varie tv fanno a gara a chi imbastisce gli show più spettacolari ed attraenti, e si vede di tutto e di più. Il risultato è che le persone sono sempre più insensibili alle cose di Dio, e non hanno più tempo per le realtà dello Spirito. La loro ricerca si concentra solo sull’effimero.

Anche il giovane Isaia visse in un tempo difficile, e il contesto sociale e spirituale non era proprio favorevole a fare esperienze di quel tipo. Una profonda crisi spirituale, in modo trasversale interessava tutto il popolo di Dio. Erano pochi coloro che cercavano Dio. E l’anno della morte del re Uzzia segnò proprio il precipitare della crisi morale e spirituale del popolo d’Israele.  

Non avevano tutti bisogno di un risveglio spirituale? Non avevano bisogno di qualcosa che li scuotesse nell’intimo del loro cuore e della loro anima? Assolutamente! Il problema era che a furia di concentrarsi sulle cose terrene e materiali, avevano perso la vista spirituale. Erano diventati miopi, e quindi completamente insensibili alle cose che riguardavano Dio. Non solo i loro occhi erano velati, ma anche le loro orecchie erano diventate sorde alla voce di Dio.

“… purificatevi, togliete dalla mia presenza la malvagità delle vostre azioni… Imparate a fare il bene… Venite quindi e discutiamo assieme, dice l’Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana” Isaia 1:16-18. Ma tutti gli appelli di Dio furono ignorati e il popolo si avviò verso il periodo più terribile della sua storia.

Oggi il mondo procede nella stessa direzione. Che in questo tempo il Signore apra i nostri occhi per vedere la Sua gloria e ci dia apertura di orecchi per ascoltare la Sua voce!