di Agostino Masdea – L’ultima domenica del 2019, durante il culto sentii di dover condividere qualcosa con la chiesa. Non ricordo le parole precise, ma più o meno dissi: “Non so dirvi cosa, ma ho la sensazione che quest’anno sarà molto particolare; sta per succedere qualcosa che non abbiamo visto prima; sarà un tempo veramente difficile”. Non avevo idea né di cosa si trattasse, e forse nemmeno perché lo stessi dicendo. Dopo soli due mesi eravamo in piena pandemia.
Ricordo uno dei primi passi che condivisi con la chiesa (in streaming, da casa) fu il Salmo 46: “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà”. E anche le parole di un canto: “la mia casa è fondata sulla Roccia, e mai potrà essere smossa, perché la Roccia è Cristo Gesù, il Signore…”.
Sono due certezze che infondono sicurezza. Nemmeno una pandemia così devastante ha potuto o potrebbe far vacillare la nostra fede. Una casa per resistere alle avversità deve avere delle fondamenta stabili. Le fondamenta della nostra fede ne usciranno più solide, più rafforzate alla fine di questo periodo difficile se continuiamo ogni giorno a leggere la Scrittura, pregare e riporre in Dio tutta la nostra fiducia.
In ogni difficoltà che affrontiamo, si tratti della salute di un nostro caro, di una malattia che ci affligge o di un problema familiare, dobbiamo affrontare tutto con fede e coraggio. La fede è certezza di cose che si sperano e il coraggio non è assenza di paura, ma affrontare tutte le nostre paure confidando nella forza che ci viene garantita da Dio. Il Signore ci ricorda anche oggi: “non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia”. Isaia 41:10