ERO CIECO, MA ORA VEDO

di Agostino Masdea – Uno dei canti cristiani più famosi al mondo è “Amazing Grace”, composto da John Newton. Era un mercante di schiavi, ateo, che per una serie di vicissitudini, a sua volta diventò schiavo in Africa. Liberato per intervento del padre, si avvicinò alla fede dopo una violenta tempesta durante la quale la nave stava per affondare. Egli si rivolse a Dio invocando il Suo aiuto e quello fu il principio della sua conversione. Diventerà poi un pastore, scrittore e sostenitore dell’abolizione della schiavitù.

“Amazing Grace” è la sua testimonianza personale, di come Dio lo ha salvato. “Stupenda grazia che ha salvato un miserabile come me. Ero perduto, ma sono stato trovato, ero cieco, ma ora vedo!”

“Ero cieco ma ora vedo”. Questa stessa frase fu pronunciata da un uomo guarito da Gesù. Era cieco fin dalla nascita. Quando Gesù con i suoi discepoli lo videro, essi rivolsero al Maestro, più per curiosità che per compassione, una strana domanda: “Chi ha peccato, quest’uomo o i suoi genitori perché sia nato cieco?

La cultura del tempo diceva che la cecità, malattia abbastanza diffusa allora, era determinata dal peccato di qualcuno. In parole povere, una malattia o un disagio di natura fisica, secondo la teologia d’allora, erano il risultato di una punizione divina. Conseguentemente chi era sano voleva dire che era anche senza peccato.

Era una teologia senza senso. La verità è che viviamo in un mondo decaduto, dove, come disse Gesù, il sole sorge sia sui buoni che sui cattivi e quando piove, piove sui giusti così come sugli ingiusti ed esistono realtà negative comuni a tutti gli uomini, come la morte, la malattia, gli incidenti, il dolore e la sofferenza.

Gesù dovette compiere un’autentica opera creatrice per dare la vista a quel povero infelice. Ancora oggi Egli ha compassione di chiunque trovandosi nel dolore e nella sofferenza si rivolge a Lui con fede. Gesù può aiutarci, risollevarci, aprire i nostri occhi e guarire il nostro cuore.