di Agostino Masdea – Senza alcun dubbio la morte e la resurrezione di Gesù rappresentano le colonne portanti di tutta la dottrina cristiana, il fondamento del cristianesimo stesso. L’Apostolo Paolo scrive ai Corinzi: “…se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede”. 1 Corinzi 15:17.
Non avremmo quindi alcuna speranza di vita eterna, saremmo ancora morti nei nostri peccati. Le promesse di Dio per noi sarebbero a questo punto solo menzogne. Ma come disse un antico profeta: “Dio non è un uomo, perché possa mentire, né un figlio d’ uomo, perché possa pentirsi”. Numeri 23:19
Gesù è risorto dalla morte! Egli vive in noi, e le Sue promesse sono vere e sicure! Il messaggio della risurrezione di Cristo è quindi un messaggio di speranza. In mezzo alla disperazione che caratterizza l’umanità in questi giorni, la speranza è un bisogno di tutti.
Pietro scrive: “Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti…”. 1 Pietro 1:3
Cristo in noi è speranza di gloria, di pace, di certezza e sicurezza in mezzo alla confusione di questo tempo malvagio. Questa speranza si fonda sul fatto che la tomba di Gesù è rimasta vuota, perché la morte non ha potuto vincere sul Figlio di Dio, e quindi la morte non potrà mai seppellire la nostra speranza.
Per la morte e la resurrezione di Gesù sappiamo che i nostri peccati sono stati perdonati e quindi possiamo portare ad altri la verità del Vangelo: c’è potenza nel nome di Gesù!
Questa verità non potrà mai restare chiusa in un sepolcro, e lo stesso possiamo affermare per l’amore di Dio: non può essere seppellito.
Per la morte e la resurrezione di Gesù abbiamo vita e puoi essere liberato dalle catene del peccato e del vizio, dalla paura e dalla disperazione. Per quell’opera compiuta sulla croce del Calvario, Egli stesso può donarti salvezza e vita eterna. Egli vive!