di Agostino Masdea – Questo salmo ci esorta a lodare il Signore per chi Egli è e per ciò che Egli fa. Siamo invitati a lodarLo per le Sue opere meravigliose e straordinarie, per come Egli redime il Suo popolo e agisce in favore degli umili e degli oppressi. Se Egli, come leggiamo nel verso 4, può contare il numero delle stelle e chiamarle tutte per nome, quanto più può adempiere nella nostra vita le Sue preziose promesse.
Una di queste è contenuta nel verso 3: “Egli guarisce quelli che hanno il cuore rotto e fascia le loro ferite”. Ci sono diversi tipi di malattia. Il termine “malattia” ci fa pensare subito ad un disagio del corpo, a qualcosa che compromette la salute fisica, ad una patologia che determina uno stato di sofferenza nell’organismo, e quindi per definizione la malattia è l’opposto della salute.
Non esiste però solo la malattia fisica. L’uomo oltre al corpo ha un’anima ed uno spirito. Esistono dunque malattie di carattere psichico e di carattere spirituale. Questo salmo si riferisce a queste due categorie.
Ippocrate, considerato il padre della medicina, disse: “la salute del corpo dipende in buona parte dalla salute dell’anima e dello spirito, quindi se vuoi la salute del corpo, cura l’anima”.
La medicina ha fatto passi da gigante e i mezzi per curare le malattie fisiche non mancano, ma chi può guarire un cuore sanguinante e ferito? Quale cura si può prescrivere a chi soffre spiritualmente?
Abbiamo conosciuto tante persone che erano sofferenti per ingiustizie e abusi subiti, o per umiliazioni, disprezzo e abbandono… ma quando queste persone hanno incontrato Cristo, Egli ha guarito il loro cuore e le loro ferite. Hanno cominciato una nuova vita, dimenticato il passato e stabilito un meraviglioso rapporto con Dio. Questa è la cura, e può succedere ancora; Egli può guarire sia il tuo corpo che la tua anima.