l’IDDIO CHE PROVVEDE

di Agostino Masdea – Quando Abramo era vecchio, Dio mise alla prova la sua fede. Gli chiese di offrirgli in olocausto suo figlio Isacco. Dal racconto biblico sembra che Abramo non abbia avuto tentennamenti. Certo, possiamo immaginare la battaglia nel suo cuore, ma al mattino dopo questa richiesta di Dio, era già in viaggio. Abramo amava Dio, e dimostrò il suo amore con l’ubbidienza, anche se la richiesta di Dio sembrava assurda e paradossale.
 Dio si era rivelato ad Abramo come “El Elyon”, l’Iddio Altissimo, e successivamente come “El Shaddai”, l’Iddio Onnipotente, ora stava per manifestarsi con un altro dei Suoi nomi, “Yahawè Jireh”, il Dio che provvede.  

Sono suggestive e commoventi le parole del ragazzo, di Isacco, che dice al padre: “abbiamo il coltello, la legna, il fuoco… ma dove l’olocausto”? E Abramo risponde: “il Signore provvederà Egli stesso”. Che fede straordinaria! Quando arrivarono sul luogo che Dio aveva loro indicato, Abramo costruì un altare, pose le legna sopra, legò Isacco e lo pose sull’altare, e poi alzò il coltello…  a quel punto Dio lo fermò.  Era tutto finito. Non c’era bisogno di uccidere Isacco, perché al posto del ragazzo Dio aveva provveduto un montone.

Isacco è la figura di un altro giovane, Gesù Cristo, che 2000 anni dopo, proprio nello stesso luogo, verrà offerto in sacrificio per il perdono dei nostri peccati. Dio ha provveduto ancora. Abramo chiamò quel luogo “Yahwe Jireh”. Più tardi il re Salomone, proprio nello stesso posto, costruirà il tempio.

   E noi, siamo disposti a mettere sull’altare il nostro Isacco? Siamo disposti a sacrificare qualcosa per il nostro Re? David Livingstone disse un giorno: “Se un servizio per un re terreno è considerato un onore, come può il servizio per il Re celeste essere considerato un sacrificio?”  Abbiamo un Dio ricco! Egli è pronto a provvedere tutto ciò di cui abbiamo bisogno, se noi siamo disposti a ubbidire.