di Agostino Masdea – “Fino a quando, o Eterno, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? Salmo 13:1 – Il Salmo 13 è stato scritto da Davide nel tempo in cui per salvarsi la vita doveva continuamente fuggire dal suocero, il re Saul, che per la sua folle gelosia voleva ucciderlo. La sua fuga, il doversi nascondere nei luoghi più impensati, non fu questione di qualche settimana, ma di anni. Doveva continuamente guardarsi le spalle, e questo stress continuo finì per logorarlo, almeno nel momento che scrisse questo salmo.
La sua preghiera, quindi, si trasforma in lamento, e Davide domanda a Dio: “Quanto tempo ancora? Fino a quando ti dimenticherai di me, Signore?”
Si sente sull’orlo di un precipizio e non vede una via d’uscita. Momenti simili sono comuni anche a noi credenti. A causa di problemi o di prove che sembra non finiscano mai, rischiamo di brontolare e lamentarci con Dio. Sebbene Dio conosca e sappia benissimo quanto siamo fragili e deboli, e sia molto comprensivo con noi, dovremmo però ricordarci che la nostra vittoria non consiste nel non avere problemi, ma proprio nell’affrontarli e superarli con l’aiuto del Signore.
Quando, come Davide, pensiamo che Dio ci abbia abbandonato, dovremmo ricordare sempre la meravigliosa promessa: “…Dio stesso ha detto: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò”. Ebrei 13:5
La fede si dimostra nelle lotte e nelle avversità, non quando tutto fila liscio come l’olio. Perciò, prendiamo forza nella Parola di Dio e non cediamo allo scoraggiamento, scansando il pensiero che Dio possa essersi dimenticarsi di noi.
“Sion ha detto: “L’ Eterno mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato”. “Può una donna dimenticare il bambino lattante e non aver compassione del figlio delle sue viscere? Anche se esse dovessero dimenticare, io non ti dimenticherò. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani…” Isaia 49:14-16. Se ti senti abbandonato, questa parola oggi è proprio per te!