di Agostino Masdea – “Infatti nessuno odia la propria persona, (il proprio corpo) anzi la nutre e la cura teneramente”. Efesini 5:29 – L’apostolo Paolo sta parlando dell’amore che i mariti devono nutrire verso la propria moglie come anche Cristo ama la Sua chiesa. Le parole di questo verso sono oggi molto più vere di allora.
C’è una cura maniacale del corpo e molti sono letteralmente ossessionati per avere un fisico perfetto. L’uso e l’abuso di integratori, farmaci, cosmetici e quant’altro genera un mercato con numeri impressionanti. Per esempio, solo di integratori negli Usa si spendono 15 miliardi di dollari ogni anno, e in Italia due.
Certamente curare il corpo è necessario, senza però cadere nelle esagerazioni, che a volte portano più danni che benefici. Potremmo dire che tutti noi, proprio tutti, abbiamo un altro bisogno, non di natura fisiologica ma spirituale: quello di curare anche la nostra anima.
Abbiamo spesso dei problemi fisici, particolarmente quando gli anni cominciano a pesare, e grazie a Dio, non mancando oggi i mezzi, dedichiamo molto tempo e a volte risolviamo quel particolare problema, a volte no.
Quando però il problema è di natura spirituale e riguarda la nostra anima, non prestiamo la stessa attenzione e trascuriamo fino al punto che la malattia diventa cronica.
Siamo diventati degli esperti per quanto riguarda tipi di medicinali, vaccini, difese immunitarie, uso di disinfettanti e quant’altro (ed è una buona cosa), e tutto ciò per proteggere il nostro corpo dagli attacchi di virus e malesseri! Ma la stessa cosa dovremmo farla per la nostra anima… Trovare il tempo per andare dal Dottore dei dottori e chiederGli di fortificarci, di renderci immuni dai virus e dalle malattie spirituali.
L’esortazione di oggi quindi, ci vuole spronare a dedicare più tempo alle cose di Dio. A leggere la Sua parola e pregare di più, ad essere pronti ad approfittare delle occasioni per testimoniare della nostra fede, ad impegnarci in qualche servizio per il Signore per la chiesa e per un mondo che è un oceano di bisogni.