di Agostino Masdea – “Vedo gli uomini camminare e mi sembrano alberi”. Marco 8:24 – In questo passo del Vangelo di Marco ci viene riportato un miracolo di Gesù alquanto inconsueto. Questo cieco ha avuto bisogno di due interventi da parte del Maestro, e solo dopo la seconda imposizione delle mani ricevette la guarigione totale.
Se è vero che questo episodio può far sorgere delle legittime domande nella nostra mente, è altrettanto vero che una risposta esaustiva non la può dare nessuno. “Cosa vedi?” chiese Gesù a quel cieco dopo avergli imposto le mani la prima volta. Naturalmente sappiamo che Gesù sapeva benissimo che la vista di quell’uomo era ancora parziale e vedeva le cose deformate, ma un’ipotesi è che la domanda aveva lo scopo di accrescere la fede di quell’uomo. Poi il Signore completò la Sua opera con una perfetta guarigione.
In questi giorni, spesso ci accontentiamo di una piccola benedizione, ma questo miracolo di Gesù ci insegna che dobbiamo chiedere di più, desiderare l’abbondanza della Sua grazia e aspettarci un’opera perfetta e completa di Dio nella nostra vita.
Quell’uomo poteva accontentarsi del fatto che, se pure in maniera distorta, comunque qualcosa vedeva. Poteva andare via entusiasta del beneficio ricevuto. Ma c’era qualcosa in più in serbo per lui. C’è una vista naturale e c’è una vista spirituale. Hai ricevuto il tocco del Maestro e i tuoi occhi si sono aperti alle realtà dello Spirito, ma “cosa vedi”?
In 1 Cronache 4:10 viene riportata la preghiera di un uomo di nome Iabes. Egli sapeva che solo Dio può benedire veramente, sia dal punto di vista materiale che spirituale. “Iabes invocò il Dio d’Israele, dicendo: “Benedicimi, ti prego; allarga i miei confini; sia la tua mano con me e preservami dal male in modo che io non debba soffrire!”
Cosa vedi? La tua vista è sfocata? Se hai bisogno di un tocco in più del Signore, fai la stessa preghiera di Iabes, perchè Dio “…gli concesse quanto aveva chiesto”.