di Chad Dou e Mark Ellis – Ingrid Bergman, l’attrice premio Oscar famosa per il suo ruolo nel film “Casablanca”, è stata salvata dopo aver recitato nel ruolo di una missionaria in Cina, e l’ironia sta nel fatto che la missionaria non voleva la Bergman in quel ruolo a causa della ben nota relazione adulterina che la stella aveva avuto con un regista italiano. (R. Rossellini n.d.t.)
Quando Bergman fu chiamata a recitare la parte della missionaria Gladys Aylward nel film “La locanda della sesta felicità” nel 1958 , Aylward espresse la sua disapprovazione, e pregò con Madam Chiang Kai-Shek, che, dopo aver pregato, gli disse che il suo Dio “si sarebbe preso cura di questo problema “.
Aylward pensò che ” si sarebbe preso cura di questo problema “ volesse dire che l’infame attrice sarebbe stata sostituita. Invece, a quanto pare, Dio operò in modo che il cuore della Bergman fosse trasformato fino a trovare la pace e la gioia in Cristo.
La locanda della sesta felicità si basa sulla vita di sacrificio e di fecondo ministero di Aylward, una ragazza inglese che è stata inizialmente respinta dalla Chinese Inland Mission all’età di 26 anni a causa della sua mancanza di istruzione che la rendeva inadatta ad imparare il cinese.
Senza una sponsorizzazione ufficiale, Aylward agì a modo suo per andare in Cina da sola. Lavorò come domestica per potersi comprare un biglietto ferrroviario sulla Tran-Siberiana. Ottenuto il biglietto nel 1930 partì per Yangchen, per lavorare con la missionaria Jeannie Lawson, che aveva 73 anni, svolgendo lavori domestici.
Poco dopo il suo arrivo, Jannie morì, e lei rimase a prendersi cura della Locanda dell’ottava felicità. (Hollywood ha cambiato il nome in “sesta” per il titolo del film). Aylward visse in Cina in un momento in cui la nazione stava affrontando grandi sconvolgimenti, e molte persone soffrivano a causa della spaventosa povertà.
La situazione in quel periodo era così disperata che una madre arrivò ad offrire la propria bambina malata per soli nove pence. Questo fatto commosse profondamente Aylward che decise di pagare il denaro e adottare la bambina. La chiamò “Beautiful Grace” “Bella Grazia “. Questa adozione fu l’inizio del suo ministero con un orfanotrofio che crebbe fino a 100 bambini.
Aylward fu incaricata dalle autorità locali come ispettrice per far rispettare una nuova normativa nazionale che vietava la fasciatura dei piedi, una tradizione secolare per impedire la normale crescita dei piedi, in quanto si era sempre ritenuto nella cultura cinese che i piedi piccoli di una donna la rendessero più attraente.
Per le sue ottime relazioni con le autorità locali, Aylward fu chiamata a sedare una rivolta in un carcere. Il guardiano del carcere, sfidandola a dimostrare che il suo Dio era in grado di fare qualsiasi cosa, la mandò dentro la prigione dove i carcerati erano in rivolta e pronti a uccidere, per protestare contro le squallide condizioni di vita nel carcere. Aylward si diresse risolutamente davanti al capo dei rivoltosi, che brandiva un coltello da macellaio, e gli ordinò di mettere giù il coltello. Incredibilmente lui obbedì e poi Aylward chiese ai detenuti di spiegarle i motivi della rivolta. La sua trattativa ottenne condizioni e trattamento migliore per i carcerati.
Anche se i cinesi nutrivano diffidenza nei confronti degli stranieri, Aylward li conquistò con le sue continue buone opere, fino a che iniziarono a chiamarla “Ai-weh-deh”, una approssimazione cinese del suo nome, che voleva dire anche “virtuosa” nel dialetto locale.
Nel 1938, la città dove viveva fu attaccata dai giapponesi. Piuttosto che assistere ad un massacro, intraprese una marcia con i suoi 100 orfani nel territorio nazionalista cinese. In 12 giorni marciarono per 300 miglia, a volte dormendo a cielo aperto sul fianco della montagna.
La colonna umana di bambini scampò ai proiettili giapponesi correndo e miracolosamente evitò diversi posti di blocco. Attraversarono il Fiume Giallo con l’aiuto di una barca comparsa all’improvviso in un luogo in cui era impossibile perchè tutte le navi erano state sequestrate dai giapponesi. Su quella imbarcazione arrivarono all’altra sponda del fiume.
Quando il gruppo arrivò a Xian, Aylward crollò affetta da febbre tifoide e fu costretta a letto per diversi giorni in preda anche a deliri.
Nel 1947, tornò in Inghilterra per un anno sabbatico e per recuperare le forze. La sua straordinaria vita è stata raccontata in un libro dal titolo “La piccola donna”, da cui fu tratto il film.
Aylward andò poi a Taiwan per continuare la sua opera con i bambini cinesi.
Del film ad Aylward non piaceva affatto la libertà che Hollywood si era presa nel raccontare la storia della sua vita. Infatti il regista aveva inserito nel film una trama secondaria a sfondo romantico, e aveva affidato alla Bergman un ruolo che disturbava Aylward a causa della vicenda dell’attrice con il regista italiano Roberto Rossellini durante le riprese di Stromboli nel 1950.
Questa donna di Dio sentiva che le scene d’amore del film avrebbero potuto danneggiare la sua reputazione. Non solo non aveva mai baciato un uomo, ma nel finale del film la protagonista lascia gli orfani che aveva seguito fino a quel moento per ricongiungersi da un’altra parte della Cina con un colonnello, il suo partner. In realtà lei continuò a lavorare con i suoi orfani fino all’eta di 60 anni.
Aylward era davvero molto turbata e pregò con Madam Chiang Kai-Sheck e l’ex first lady le disse di fidarsi di Gesù per questo aspetto.
La preghiera ottenne risposta – ma in un modo che lei non poteva aspettartsi. Secondo J. Christy Wilson, autore di More to be Desired Than Gold: A Collection of True Stories Ingrid Bergman fu così profondamente commossa nel recitare in quel ruolo, che fece un viaggio speciale a Taiwan nel 1970 per incontrare la missionaria.
Pochi giorni prima del suo arrivo, tuttavia, Aylward fu chiamata alla casa del Padre mentre dormiva. La Bergman visitò la stanza ormai vuota dove Gladys Aylward aveva vissuto, e cadde piangendo accanto al suo letto, dicendo che era indegna di aver interpretato la vita di una donna di Dio. Una collaboratrice di Aylward portò poi Ingrid Bergman verso la pace con Dio, mostrandogli come Cristo era morto per i suoi peccati. Ingrid Bergman ha pregato con questa donna, ha chiesto perdono a Dio ed ha ricevuto Gesù Cristo come suo Salvatore e Signore.
Dodici anni dopo, nel 1982, Ingrid Bergman è morta di cancro. Prima di morire, ha partecipato al culto nella domenica di pasqua, nella Chiesa presbiteriana a Palm Springs, in California, leggendo nelle Scrittura il passo sulla resurrezione.