di Agostino Masdea – Leggere 2 Re 6:8-23 – – Il mondo sta vivendo un tempo di grande incertezza, di angoscia e di paura per la situazione internazionale instabile e precaria, che potrebbe precipitare inesorabilmente da un momento all’altro. Quando sembrava che l’emergenza pandemia fosse superata, è arrivata questa guerra che, come tutte le guerre, sta portando morte, distruzione sofferenza e una crisi politica mondiale che difficilmente sarà risanata.
Che cosa possiamo fare? Una domanda simile pose il servo di Eliseo nell’episodio del nostro testo biblico di oggi. Il re siriano aveva mandato un intero esercito per catturare Eliseo, reo di prevedere in anticipo tutte le azioni di guerra dei siriani contro Israele.
Il servo di Eliseo, alzatosi al mattino, vide tutti quei soldati accerchiare la citta e comprese il grande pericolo che li minacciava. In preda al panico, tornò da Eliseo e pose la domanda: “Come faremo?” La risposta di Eliseo è ancora oggi motivo di incoraggiamento per noi credenti: “Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro”. E pregò che il suo servo vedesse l’invisibile. E il servo vide: “il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco tutti intorno ad Eliseo”. Erano gli eserciti celesti, gli angeli di Dio!
Quei soldati siriani sono figura dei nemici della nostra anima, che vengono contro di noi con lo stesso intento: imprigionaci. Si chiamano paura, scoraggiamento, tristezza e sconforto.
Gesù ammaestra i suoi discepoli chiedendo loro di fidarsi di Dio e smettere di preoccuparsi. “E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita”? Luca 12:25. Li invita quindi a cercare piuttosto il Regno di Dio. Perciò, facciamoci animo! “Dio non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza…”.
Dio è Colui che scrive la nostra storia! Anche in questi tempi difficili, in Lui troviamo forza, coraggio e grande pace nei nostri cuori. Egli è fedele.