Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli. Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi.
Poiché noi che siamo in questa tenda, gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. (2 Corinzi 5:1-4)
Introduzione: Paolo era un costruttore di tende: gli Ebrei sapevano per la loro storia la differenza tra una tenda e una casa.
- La tenda è un luogo di dimora “temporaneo” ma la casa è una dimora permanente, sicura, solida.
- Paolo definisce il nostro corpo una tenda; in questa “tenda” gemiamo; evidentemente a causa della sofferenza, afflizioni, malattie, tentazioni che affrontiamo quotidianamente.
- Dobbiamo avere certezza circa la prospettiva del nostro futuro: questa tenda sarà distrutta prima o poi… abbiamo una casa dove rifugiarci?
- L’insegnamento e la visione di Paolo sono difficile da capire alla luce del nostro “razionale” impregnato di materialismo, scetticismo, incapacità di aderire al punto di vista di Dio.
- Infatti il filosofo, il sociologo, lo scienziato possono formulare ipotesi, dare consigli etc. I più ottimisti ti diranno: In questa vita bisogna realizzare il massimo, sfruttare tutte tue possibilità. Lavora sodo per te stesso e sii più felice possibile.
- Ma la Parola di Dio insegna ai cristiani che pur impegnandosi a fare tutto ciò, a vivere nella società adempiendo ogni obbligo che ne deriva, anzi impegnandosi ad essere buoni cittadini, padri e madri, studenti, operai, impiegati modello, devono tuttavia guardare al futuro con fervida e viva speranza che esso è in Dio e con Dio è nell’eternità. Devono cioè avere una prospettiva non limitata solo a questa vita, ma proiettata in un domani in un regno eterno: il Regno di Dio. Lui sta preparando per noi una “CASA”, quando questa “tenda” sarà disfatta.
1. – LA NOSTRA VERA CASA.
- Gesù ha promesso: Io vado a prepararvi un luogo. (Giovanni 14:1-2)
- La nostra casa è celeste e non terrestre…
- La presenza reale di Gesù, dei suoi angeli, dei suoi santi è reale in quella casa.
- Noi che siamo in questa tenda…. (verso 4). Di chi parla? A chi si riferisce? A coloro che hanno fede in Cristo e mettono in pratica la Sua Parola…. A coloro che hanno accettato il sacrificio di Cristo sulla Croce come prezzo di riscatto per la loro anima e hanno ricevuto il Signore Gesù come loro Salvatore…
- Per l’uomo che non crede, colto o ignorante, laureato o analfabeta, ricco o povero, tutto ciò è follia, assurdità.
- … e allora come Mosè disse a suo suocero: «Noi c’incamminiamo verso il luogo del quale il SIGNORE ha detto: “Io ve lo darò”. … (Numeri 10:29)
- Paolo aveva visto quella casa in visione, e quindi poteva dire: Posso restare, lavorare, ma guardo a quel giorno non con timore o terrore, ma con gioia; “Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno.
Ma se il vivere nella carne porta frutto all’opera mia, non saprei che cosa preferire.
Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio;
ma, dall’altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi. (Filippesi 1:21-24) - Certamente, per molti Paolo era un esagerato, forse un pazzo fanatico… ma io voglio essere come lui.
2. – CHE GIOVA ALL’UOMO SE GUADAGNA TUTTO…
- Che cosa è il nostro corpo senza l’anima? Un po’ di materiale chimico…. ritornerà polvere alla polvere…
- Gesù ha detto: “Che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e poi perde la sua anima?
- Meglio lasciare questa terra in giovane età ma con la certezza della salvezza che vecchio, ricco, importante, ma…. perduto.
3. – CRISTO HA VINTO LA MORTE: E’ RISORTO, VIVE… !
- Le Sue parole risuonano ancora: “Io sono la resurrezione e vita…” (Giovanni 11;25-26)
- Egli non è venuto per ingannare gli uomini dicendo cose che non potevano essere vere, e poi farlo cadere nell’oblio e nelle tenebre della morte: Lui era ed è la verità.
- LA MORTE HA A CHE FARE COL NOSTRO CORPO. Come il freddo Inverno quando arriva: Spoglia gli alberi, priva i prati dai loro fiori, le montagne del loro verde, gli uccelli dei loro nidi.. e tutto sembra morte, ma poi arriva la Primavera… Così Gesù ritornerà per la Sua Chiesa! E i morti in Cristo resusciteranno per primi… perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; (1 Tessalonicesi 4:13)
- Ed è per questo che “Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio.“ (2 Corinti 5:20)
- Hai tu questa speranza? Vuoi avere la vera vita? Gesù te la offre gratuitamente. Egli morì per te. Accetta il suo dono d’amore.