ARMONIA SPIRITUALE

di Agostino Masdea   –  “Rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo…” (Filippesi 2.2)  –   Questa richiesta di Paolo ai credenti di Filippi ci parla di armonia.  Che parola straordinaria… armonia! Ci parla di bellezza, di equilibrio, di gradevolezza.  E’ una parola legata alla musica: E’ una consonanza di voci o strumenti musicali che produca una sensazione piacevole, o anche una combinazione di accordi, cioè la concordanza di note simultanee, che provochi un’impressione di piacere in chi ascolta.

Si parla di Armonia nella letteratura e nella poesia, quando si nota una “musicalità” che unisce le parole, i verbi e gli aggettivi usati….  Si parla di armonia del corpo umano, armonia dell’universo, armonia dei Vangeli, armonia di colori, armonia familiare…  e proprio a quest’ultimo tipo di armonia, che ci auguriamo possa regnare in tutte le famiglie, fa riferimento Paolo, intendendo per famiglia la comunità locale.

Quando Paolo dice “rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento” non dobbiamo cadere nell’errore di pensare che Dio ci vuole tutti uguali, come esseri clonati, senza personalità e senza individualità… uniformati e conformati all’unico pensiero di un leader o di una guida spirituale, come avviene nelle sette.

Se Dio avesse voluto questo ci avrebbe creati tutti uguali, come tanti robot. Invece ci ha fatti tutti diversi, come ogni fiocco di neve che cade sulla terra. Se fossimo cloni uno dell’altro non potremmo parlare di armonia. L’armonia è possibile nella diversità… Armonia di colori… non tutto blù o tutto nero; armonia musicale…pensiamo ad una orchestra che esegue una sinfonia: tanti strumenti differenti, ogni strumento suona una nota e produce un suono diverso dall’altro, ma diretti abilmente dal direttore d’orchestra producono una straordinaria armonia.

La prima persona con la quale il singolo musicista deve stare in armonia, è proprio il direttore d’orchestra. Se non siamo in pace con Dio e se non siamo in armonia con Lui, non potremo esserlo con gli altri “componenti dell’orchestra”, cioè con i nostri fratelli. (Romani 5:1)

Dobbiamo essere chiaramente consapevoli del fatto che ogni cristiano ha un suo personale, unico, rapporto con Dio. Diverso da quello di altri… Il più grande errore che possiamo fare, che porta poi gravi conseguenze in seno alla comunità, è pensare che il nostro modo di rapportarci con Dio sia lo standard che tutti gli altri debbano avere. E’ impossibile. Dio potrebbe richiedere da me qualcosa che non necessariamente richiede da te o da qualcun altro… e viceversa.

Ed ecco perché, dobbiamo stare attenti quando esprimiamo giudizi sui nostri fratelli e sulle sorelle basati sul confronto con noi stessi.  Semplicemente per la ragione che siamo diversi uno dall’altro. Ognuno ha il suo dono, la sua chiamata, la sua sensibilità e la sua altezza o maturità.

Una cosa è sicuramente importante: Noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto ciò, carissimi, per la vostra edificazione.  2 Corinzi 12:19

Ogni membro, in ogni comunità cristiana dovrebbe avere questa preoccupazione: “Cosa posso fare per EDIFICARE”?  Paolo diceva ai Corinti “io non cerco i vostri beni, ma voi…” (vs. 14)

L’ARMONIA è IL FRUTTO DELLA GENEROSITA’ SPIRITUALE, non dell’individualismo o dell’egoismo.  Quando prevalgono gli interessi personali, l’ambizione o sentimenti di gelosia, allora Paolo dice che al posto dell’armonia nascono i conflitti. “…ci siano fra voi contese, gelosie, ire, risse, diffamazioni, insinuazioni, superbie, tumulti; (Vs. 20)

Solo lo Spirito Santo può cambiare la nostra natura egoista e ribelle, ma dobbiamo riconoscere il nostro bisogno e poi umiliarci davanti alla Sua presenza e chiedergli di cambiarci, di operare in noi e trasformarci, in accordo con la Sua volontà per noi.

L’armonia familiare e spirituale è un bene prezioso. Non siamo capaci di raggiungere nessun bene da noi stessi. Siano completamente inadeguati e incompetenti a praticare il bene da noi stessi. Solo Dio ci può trasformare giorno dopo giorno perché raggiungiamo come individui e poi come comunità questo glorioso obiettivo.  Egli ci accetta così come siamo, con il nostro bagaglio di errori, di fallimenti e a volte di sensi di colpa… ma l’invito risuona ancora: “Venite a me…” Io vi darò riposo… io vi darò pace… io vi metterò in accordo con gli altri vostri fratelli perché insieme siate una famiglia spirituale in armonia.”

Noi non abbiamo in noi stessi quell’amore necessario, direi indispensabile che crea vera armonia nella famiglia e nella comunità. Dio però ci viene incontro in questa nostra carenza: Romani 5:5 ci ricorda che “l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.”

Questo amore, come già detto tante volte, non è l’amore umano. E’ il SUO AMORE. “Agapeo”, amore sacrificale e non amore egoistico. Tutti conoscono l’amore sentimentale… ma non l’amore vero. Il sentimento va e viene, come un’onda del mare… c’è e poi svanisce. L’amore di Dio non si basa sul sentimento ma sulla volontà e sulla fede.

Così l’armonia nella casa e nella famiglia, l’armonia nella comunità non è frutto della nostra perfezione o di quella degli altri, MA FRUTTO DELLA SUA PERFEZIONE.

Il più grande nemico della fede e della vita spirituale è il sentimentalismo. Anche nella nostra vita e nella comunità la mancanza di armonia è una questione di immaturità spirituale. Lo sterile sentimentalismo che spesso accompagna le scelte e le decisioni dei cristiani. Quell’emotività religiosa che nonostante la sua intrinseca e inconsistente natura, prevale a volte sulla fede e sulle realtà dello Spirito.

Cristo è la nostra speranza e la vostra vita (Col. 3:4). Egli è il nostro Salvatore, noi siamo in Lui, Lui è in noi. Egli è la sorgente della Pace, della gioia ed è anche il Direttore di quella straordinaria orchestra che è la Sua chiesa chiamata a seguire le Sue direttive per essere un’armonia gradita a DIO!