RAVVEDETEVI

di G. Robert Ashcroft  –   Questo fu il grido dei profeti e degli apostoli, questo deve essere il grido degli odierni predicatori.  –   «Ricordati, dunque, donde sei caduto, e ravvediti, e fa’ le opere di prima; se no, verrò a te, e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se tu non ti ravvedi. (Apoc. 2:5).  Giovanni Battista venne a predicare il suo messaggio e si mantenne fedele al modello profetico: « Ravvedetevi, poiché il Regno dei Cieli è vicino » Matteo 3:2. Egli preparò la via al Signore!  Gesù venne a predicare, ed anche il Suo messaggio fu fedele al modello nelle profezie: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino» Matteo 4:17. Il termine dominante nella Sua predicazione fu: «Pentitevi». Pietro, sotto la spinta profetica da parte dello Spirito Santo rispose alla domanda che scaturì dai cuori della folla: «Che dobbiamo fare?» in tal modo:  «Pentitevi!» Atti 3:19.

Questo è il messaggio che viene spesso ripetuto alle Chiese da parte dello Spirito Santo. A cinque, tra le sette Chiese dell’Apocalisse, il Signore richiede il pentimento: alla Chiesa di Laodicea che viene spesso considerata downloadla Chiesa dei tempi nostri, Egli ordinò: «Tutti quelli che amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti!»  Apoc. 3:19. Quando la Chiesa si pente, assistiamo ad un Risveglio, e quando noi ci pentiamo è l’ora del nostro risveglio individuale! Come la Chiesa di Efeso, anche noi abbiamo lasciato il nostro primo amore (Apoc. 2:4). Ciò che era sacro, è divenuto secolare. A. W. Tozer dice: «La Chiesa deve esimersi costantemente per vedere se ha fede!» (2 Cor. 13:5); deve sottoporsi ad una critica severa da parte sua (1 Corinzi 11:28-31); deve vivere in uno stato di continua penitenza, cercando Dio con tutto il cuore (Geremia 29:11-14).

A somiglianza della Chiesa di Pergamo noi amiamo il mondo e, purtroppo, il Cristianesimo evangelico si trova oggi al di sotto di quello del Nuovo Testamento; le abitudini mondane sono attualmente una parte ben accetta nella nostra vita stessa. La nostra attitudine religiosa è sociale, non spirituale, e noi prendiamo come nostri eroi e modelli i vari capi di partito e non i santi, uomini di mondo brillanti, e non le guide spirituali!

La gioventù offre la percentuale più alta nella Chiesa, divenuta mondana. Dema fu vittima di una Chiesa simile. (2 Timoteo 4:10). Egli visse in un periodo in cui le dispute erano più comuni delle conversioni; i tempi erano diventati più complessi; gli uomini amavano il piacere più della purezza, e seppure c’era una certa forma di divinità nessun potere di Dio era manifesto tra i credenti.

Senti anche tu freddezza spirituale?

Non vi è alcun risveglio, entusiasmo o sforzi di evangelizzazione nella Chiesa! Meditiamo un momento sulla situazione in cui si trova la gioventù nella Chiesa, dove necessita lottare affinché la fede trionfi su ostacoli, quali le discussioni, i cavilli e battaglie intorno a tradizioni esteriori, e quisquiglie teologiche e dottrinali.

Non c’è da meravigliarsi se lo Spirito Santo è impotente ad evangelizzare le Chiese ed i Suoi ministri; soltanto il pentimento può far rinascere il nostro primo amore.

In quale situazione si trova la nostra Chiesa? E’ come quella di Laodicea, dove Cristo è al di fuori? Questa situazione si dimostra veramente tragica per tutti! Ad Efeso. Egli era nel mezzo del candelabro, mentre a Laodicea Egli era al di fuori del Suo Santuario! Il profeta Gioele ha la risposta: «E, nondimeno, anche adesso, dice l’Eterno, tornate a me con tutto il cuor vostro, con digiuni, con pianti e con lamenti! Stracciatevi il cuore, e non le vesti, e tornate all’Eterno, al vostro Dio, poich’Egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira e pieno di bontà e si pente del male che manda» Gioele 2:12-13.

Quando ci pentiamo, il Signore ha compassione di noi; Egli manderà vino e grano – provvederà; metterà da parte ogni rimprovero, allontanerà il nemico – proteggerà; farà grandi cose – prospererà; manderà la pioggia in anticipo ed in ritardo e spargerà il Suo spirito su ogni carne e sui vostri figliuoli e le vostre figliuole.

Le Chiese ed i cristiani s’impegnino ad istituire sette giorni di pentimento; ricerchino nel profondo dei cuore, un mutamento di pensiero ed una consacrazione rinnovata. Ogni pastore, evangelista, insegnante ed ogni cristiano in tutte le chiese, scuole ed istituzioni cerchi Dio, affinché la manifestazione dello Spirito avvenga in noi, con la Sua potenza, come al tempo degli apostoli, a mettere in evidenza il male per guarire, i peccatori per salvarli, e la Chiesa per risvegliarla (Osea 10:12).

Si pentano le nostre nazioni; mammona viene adorato, invece del Maestro, e si rende onore all’uomo invece che a Dio. La potenza militare acquista prestigio mentre la potenza della fede è in declino.

La storia ha dimostrato che le crisi più delicate per il genere umano sono state felicemente superate, quando il popolo di Dio si è umiliato ed ha pregato. Nei giorni di rivoluzione americana, quando le colonie stavano cercando di creare una Costituzione, B. Franklin s’interpose dicendo: « Fino a che non ci rivolgeremo al Padre della luce, queste deliberazioni non porteranno a nulla».

Adesso, ci troviamo di fronte ad una nuova crisi morale! Siamo distrutti interamente, prima di esserlo esteriormente.

I nostri peggiori nemici sono dentro di noi e, sfortunatamente, troppe persone stanno cedendo nel corso di questa crisi morale; e questa situazione include ogni specie di individuo!

Preghiamo, affinché noi tutti possiamo dedicarci con più sincerità alle cose spirituali, alla preghiera, umiliati di fronte a Dio; lottiamo, dunque, per giungere a tale proposito; esercitiamo la nostra influenza in preghiera per un risveglio di tutte le nazioni. Poiché: « La giustizia innalza una nazione, ma il peccato è la vergogna dei popoli » Proverbi 14:34.

E’ facile parlare di pentimento nella Chiesa, di pentimento nazionale! La vera prova è che, tu ed io, dovremo sentire un sincero rimorso, per i peccati commessi allontanando la maggiore difficoltà che troviamo ancora nel riconoscere la necessità di questo pentimento anche per ciascuno di noi. Pentiamoci, il pentimento deve cominciare da ogni individuo, personalmente! Pietro profetò: «Ravvedetevi, dunque, e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati» Atti 3:19.

Molti di noi assomigliano al Figliol Prodigo: siamo andati lontani dal nostro paese, lontani dal Padre (Luca 15: 11-32). Abbiamo avuto la nostra parte di beni ma li abbiamo sciupati ed abbiamo perduto il nostro Dio. Abbiamo avuto la parte che desideravamo dalla vita, ma abbiamo perduto le nostre anime.

Ma il Padre ci ama, ci corre incontro: quale gloria splende in quel momento nel Suo viso! E quale gioioso momento è quello in cui il Padre abbraccia il Figliol Prodigo, perdonando il peccatore, rivestendolo a festa, mutando colui che era caduto cosi in basso! Questo è quello che Dio vuole fare di noi, quando ci pentiamo: una nuova creatura!