LUTTO NATALIZIO

di Keith Green  –   Non dimenticherò mai la gioia incredibile del Natale e tutto ciò che mi aspettavo. La nostra casa addobbata, le luci colorate, l’odore particolare. Parenti e amici che venivano a trovarci… tutti con grandi. sorrisi e risate… e tutti con dei doni!! Quel periodo era pieno di vita, calore e voglia di dare. Sono i migliori ricordi della mia infanzia. L’aria, fuori, era fredda e frizzante e dentro casa c’era sempre l’odore di qualcosa di buono nel forno. Se qualcuno mi avesse chiesto di descrivere la “gioia” in una parola, avrei risposto: Natale. Mi ricordo di essere andato in un’area della città, orgogliosa delle sue decorazioni natalizie e di tutte le sue luci. L’intero vicinato spendeva migliaia di dollari per illuminare giardini con scene di Natale, simboli, Babbi Natale, cervi e mangiatoie. Mi sono sempre chiesto che cosa aveva a che fare la mangiatoia con Babbo Natale, caramelle, campanelle, ma non me ne sono mai preoccupato abbastanza per chiederlo.

Quando avevo circa 10 o 11 anni notai la parola “XMAS”  (abbr. inglese). Mi chiesi perché mai iniziava con una  X.   Supposi varie cose, ma non riuscii mai da solo a capire, che l’avevano messa al posto della parola “Cristo”! Si è vero, c’erano recite a scuola ed altre cose che narravano che la nascita di Gesù aveva qualcosa a che fare con il Natale, ma non fu mai una cosa veramente importante nella mia giovane mente. Io speravo solo che fosse Natale tutto l’anno, ma Gesù non aveva nulla a che fare con questo! Ma quando ebbi 21 anni incontrai Gesù, e da allora è stato Natale tutto l’anno… e Gesù c’entrava, eccome!

LE ORIGINI DEL NATALE

  Nel terzo secolo D.C., successe una cosa meravigliosa.  Costantino, l’imperatore Romano, diventò cristiano. Per circa 300 anni i cristiani avevano pregato per la salvezza del loro imperatore. Nessuno quasi ci credeva! Ma poi arrivò la legge reale… il cristianesimo fu nominato la religione dello Stato.

Ognuno fu spinto, urgentemente, ad accettare Gesù come suo Signore, e solo Dio. Per non rischiare di sembrare ribelli, non pronti a cooperare (e credendo che così era più sicuro, politicamente e socialmente), quasi tutti nell’impero, fecero la”professione di fede” della nuova religione. Questo naturalmente, deliziò Costantino.  Dopo un pò di tempo, sorse un grande problema.  Cosa dovevano farne di tutti gli altri dei? E a proposito delle grandi feste e celebrazioni specialmente al solstizio d’inverno e all’equinozio di primavera?

Prima della conversione di Costantino, l’intero impero, celebrava vigorosamente queste feste dei loro dei e dee. Che cosa avrebbero fatto ora? Costantino sapeva che, nonostante quasi tutti avessero confessato a parole la loro Cristianità, non erano ancora pronti a rinunciare alle loro feste e celebrazioni. Ciò che aveva per le mani era un regno pieno di “convertiti non convertiti”!

Come l’insoddisfazione e la tensione del popolo cresceva, l’imperatore sapeva che doveva prendere dei provvedimenti. Così, nella disperazione, dichiarò le due maggiori feste “religiose”.  Avrebbero corrisposto esattamente al tempo in cui si usava celebrare le vecchie feste. Dichiarò il 25 Dicembre (per secoli celebrato come Saturnalia, il compleanno del sole) la data in cui celebrare il compleanno di Cristo. (Nonostante alcuni storici dicono che Gesù nacque probabilmente in Ottobre). Una grande messa, o servizio religioso, si sarebbe tenuto in onore della nascita di Gesù in quel giorno. (Da qui deriva la parola inglese Christ-mas). Dichiarò anche la tipica festa  dell’equinozio di primavera come  celebrazione della resurrezione di Cristo. (Mentre la vecchia festa era centrata a lodare la dea della fertilità – da qui provengono i coniglietti e i pulcini di Pasqua). Il popolo brontolone ed inquieto fu così accontentato e felice di vedere che ancora poteva celebrare le grandi feste del passato. Oh si, le feste dovevano essere chiamate in qualche altro modo, e avrebbero dovuto assistere a delle “cerimonie religiose”, ma per la maggior parte, le cose sarebbero continuate come prima con i loro festeggiamenti ritrovati.

SAN NICOLA  

La storia di Nicola (che più tardi fu fatto santo dalla Chiesa Cattolica Romana) è vaga e lacunosa. Ma una cosa è evidente del suo carattere, amava i poveri ed i bisognosi, e, ad ogni Natale, si prodigava per dare regali alle vedove e agli orfani. Era amato da tutti, specialmente dai bambini. Questo è come la tradizione e la pratica del fare doni è cominciata. La fantasia folcloristica chiamata Santa Claus (Babbo Natale) crebbe nei secoli ed ora è il messaggio centrale del Natale moderno, arrivando a spendere una media di 150 dollari a persona in regali negli Stati Uniti!

IL VERO SIGNIFICATO DEL NATALE

Ho sentito tante chiacchiere (specialmente da Cristiani) sul vero significato del Natale. Ho visto Cristiani andare a comprare, preparare, passare ore addirittura giorni, in negozi e grandi magazzini cercando di indovinare cosa comprare ad amici e parenti che avevano già tutto ciò che gli serviva…; sedersi vicino all’albero, e osservare nervosamente mentre qualcuno apriva il suo regalo, e ascoltarli quando cercavano di strillare di sorpresa e gioia… genitori insegnare ai loro giovinetti ciò che reputano una “innocua favola”, la storia di Babbo Natale e di come “porterà tanti doni, perciò è meglio che fai il bravo”.

E intanto, un mondo pieno di affamati e poveri guarda, silenziosamente e invisibilmente nella finestra del tuo soggiorno, implorando le briciole del pranzo, uno straccio affinché non tremino dal freddo, e una risposta alla loro miseria, sofferenza ed oppressione.

Quando consideriamo i soldi che tutti noi spendiamo, durante un tempo il cui più grande significato è rappresentato dal dono Paterno nell’averci dato il Suo unico Figliuolo, venuto a vivere e morire per noi, dovremmo ribellarci contro l’ingiustizia di quei Cristiani che hanno così tanto e fanno così poco.

Il vero significato di questo periodo di tempo dovrebbe essere di dare tutti noi stessi per spargere la Parola di Dio. Dichiarando la libertà ai prigionieri! Dando loro pane da mangiare, e donandogli il Pane di Vita, per riempire le loro anime affamate.

ALCUNE ALTERNATIVE

Per celebrare il vostro Natale quest’anno, vi suggeriamo di portare la vostra famiglia a visitare un ghetto, un ospedale, un orfanotrofio, un ospizio. Insegnate ai vostri figli il significato di donare. Insegnate loro che è scorretto spendere tutti quei soldi in doni inutili, cose di cui non necessitiamo, né noi né gli altri a cui le doniamo. Insegnate loro a dare gioia a chi si sente miserabile! Ad una vecchia donna che è stata abbandonata dai suoi figli in un ospizio. Fate sì che ci siano donazioni in questo Natale, grandi donazioni, come i doni che avreste fatto! Diamo al nostro Signore Gesù il mondo intero per il Suo compleanno. Il mondo e il Signore aspettano la nostra risposta…