LA CHIESA ECUMENICA

TIM LA HAYE  –   “E uno dei sette angeli che aveva le sette coppe venne, e mi parlò dicendo: Vieni; io ti mostrerò il giudizio della gran meretrice”  (Apocalisse 17:1,6)

Circa vent’anni or sono, un mio zio, il dottor E.W. Palmer, che per cinquant’anni ha annunziato l’Evangelo, era pastore di una grande chiesa in Oak Park. Illinois. Durante un culto che egli presiedette a Minneapolis, lo udii affermare che “uno dei più pericolosi movimenti ^ nell’ambito del cristianesimo moderno è la tendenza verso l’ecumenismo”. Mi domandai che cosa avesse mai inteso dire. Ma dopo aver cominciato lo studio delle profezie bibliche, non mi meravigliai più, perché la Bibbia prevede chiaramente che durante il periodo di tribolazione vi sarà un unico organismo religioso: tutti gli altri confluiranno in esso.

E’ mia ferma convinzione che un simile organismo sia appunto attivo nel mondo da molti anni a questa parte, e che esso operi inesorabilmente, con tutte le sue forze, verso il grande scopo dell’ecumenismo o amalgama religioso universale.

Dodici anni or sono, ebbi l’opportunità di predicare su questo argomento durante un ciclo di conferenze sulla profezia biblica. Sulla base di ciò che credo di aver potuto riconoscere come una verità profetica, affermai che “uno di questi giorni vedremo le chiese protestanti apostate e la chiesa cattolico-romana intavolare delle trattative verso la riunione”. A quell’epoca, l’abisso teologico fra le due era così profondo che ciò sembrava impossibile: Alcuni fra gli uditori commentarono poi, con un sorriso: “Quel giovane predicatore si è lasciato trascinare dalla sua passione per le ricerche delle profezie”. Ma oggi essi non sorridono più.

Durante questi ultimi vent’anni abbiamo visto un graduale e consistente mutamento in entrambi i gruppi religiosi sopra nominati, il quale ha prodotto un clima di cooperazione tale da far pensare alla possibilità di un unione totale in tempi brevi. Ricordiamo alcuni eventi, che sarebbero stati ritenuti impossibili venti anni fa. Dopo i Concili del Vaticano I e II, enormi mutamenti sono avvenuti nel cattolicesimo. Per esempio c’è stata una significativa sordina posta alla “mariolatria”, la dottrina che molti protestanti considerano come del tutto estranea alla Scrittura. Papa Giovanni XXIII cambiò l’atteggiamento cattolico nei riguardi dei protestanti, non più chiamati “eretici”, ma “fratelli separati”, e questo fu un non piccolo passo avanti!

Papa Paolo VI ha liberalizzato la messa nella lingua del popolo, e la Bibbia ora è letta e spiegata da molti pulpiti cattolici nella lingua del popolo.

Per la prima volta sappiamo di cattolici che si riuniscono per studiare la Bibbia, come i protestanti fanno da alcuni secoli.

Ma mentre tutto questo avviene nella Chiesa di Roma, i fratelli separati vivono una esaltazione di unificazione. Trascurando le fondamentali premesse dottrinali della Scrittura, a favore di certi dibattiti in virtù dell’unità organizzativa, grandi raggruppamenti ecclesiastici hanno cominciato ad unirsi sotto la guida dei dirigenti del ‘’Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo” in America.

ECUMENLa parola d’ordine sembra essere: “Siamo tutti figli di Dio”. Ma pochi tentativi si fanno per chiarire quale sia questo Dio e quale sia il vero modo di compiacerGli.

Inoltre è stata pubblicata la versione di una Bibbia comune per cattolici, protestanti ed ebrei, la quale senza dubbio contribuirà a preparare quel comune clima religioso che nutrirà il seme dell’ecumenicità. Si può star sicuri che questa pianta crescerà nel più grande e strano ibrido religioso di tutti i tempi

Come è naturale, il Consiglio Mondiale delle Chiese è entrato in pieno nella questione Sulle prime, si è limitato a mandare osservatori al Concilio Vaticano 1. Oggi ha regolari sedute di “dialogo”. Ed ora che l’ex presidente del Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo d’America è diventato il presidente del Consiglio mondiale delle Chiese, è stata creata un’ampia piattaforma per propagare ogni sorta di dottrine ipostatiche per un lavoro instancabile in vista dell’unità cattolico-protestante.

Non devo fare alcuno sforzo per persuadermi che verrà assai presto il momento in cui l’induismo, il buddismo, il cattolicesimo, e il protestantesimo apostata, e chissà cos’altro ancora, si combineranno in una sola unità…

Umanamente parlando, l’unica opposizione valida oggi al movimento ecumenico è quella dei cristiani fondamentalisti, credenti nella Bibbia. Essi sono sparsi in diverse denominazioni, sotto molti nomi, ma – grazie a Dio! – essi esistono. Essi costituiscono quei gruppi che la Bibbia chiama “la Chiesa” e per i quali Cristo tornerà.

Oggi, se non fosse per quei cristiani credenti nella Bibbia, i capi del movimento ecumenico sarebbero andati molto più avanti di quanto in realtà non abbiano fatto verso l’unificazione delle denominazioni.

Non occorre molta fantasia per capire ciò che accadrà non appena il Cristo sarà venuto a rapire con sé la vera Chiesa fuori da questo mondo. Le inibizioni che trattengono oggi il movimento ecumenico saranno rimosse e il grido ”mettiamoci tutti insieme!” unirà il mondo religioso.

Da “Il principio della Fine”  ed. EUN