PECHINO – In carcere dal 2001, il pastore Gong Shengliang, della South China Church (Scc), chiesa evangelica, sta morendo in prigione per le torture e la mancanza di cure. A diffondere la notizia ? la figlia Gong Huali, che di recente ha inviato una lettera aperta al presidente Xi Jinping, per chiedere la liberazione del genitore. ?Mio padre – si legge nel testo – ? stato arrestato a causa della sua fede in Ges? Cristo. Durante gli anni di carcere, ha subito molte torture. I primi due anni li ha passati in una cella umida e malsana, che hanno provato il suo fisico con gravi forme reumatiche e gastroenteriche?.
Il governo ha bandito la Scc nel 2001, definendo il suo un “culto malvagio”, condannando a morte il pastore Gong per attentato contro lo Stato. Grazie alla pressione di diverse organizzazioni internazionali il tribunale non ha eseguito la condanna. Nel 2002 i giudici ritentano di incastrare Gong accusandolo di stupro ai danni di alcune carcerate e lo condannano all’ergastolo. In questi dieci anni, la salute dell’uomo ? peggiorata a causa delle continue torture. Secondo la figlia i funzionari del carcere non hanno mai fornito alcuna assistenza medica.?
All’epoca dell’arresto di Gong la Scc aveva oltre 50 mila fedeli sparsi in tutto il Paese. In pochi mesi le autorit? hanno condotto arresti a tappeto, incarcerando oltre 500 leader religiosi e sequestrando le loro propriet?. In questi dodici anni migliaia di membri sono stati perseguitati, picchiati e costretti a pagare multe per riunioni clandestine.
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