di David Wilkerson – La maggior parte dei cristiani sa che il sangue di Gesù è stato sparso per noi. Quando Cristo alzò il calice nell’ultima cena, disse: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi” (Luca 22:20). Commemoriamo il Suo sacrificio ogni volta che facciamo la santa cena. Ma questo è il limite della conoscenza della maggior parte dei cristiani sul sangue di Gesù. Sappiamo soltanto del sangue già sparso, e non di quello che viene ancora sparso. Il primo riferimento biblico allo spargimento di sangue si trova in Esodo 12:22. Agli israeliti fu comandato di prendere un ramoscello di issopo (una pianta purificatrice), immergerlo nel sangue di un agnello ucciso e applicarlo sugli architravi e gli stipiti della porta. Quella notte, quando venne l’angelo della morte e vide il sangue sugli stipiti, passò oltre quella casa.
Ti prego di comprendere che finché quel sangue rimase nel catino non servì a nulla; sarebbe rimasto solo del sangue sparso. Il sangue aveva potenza di salvare solo se tolto dal catino e applicato! Perché gli israeliti non potevano semplicemente porre il catino pieno di sangue sulla soglia e dire: “non importa cosa ne facciamo, dopo tutto, il sangue è sempre sangue”? Supponiamo che avessero messo il catino su un tavolo coperto da una tovaglia o su un piedistallo poco dopo la porta.
Se lo avessero fatto, l’angelo della morte avrebbe colpito quella casa. Il sangue doveva essere tolto dal catino e spruzzato sulla porta per adempiere al suo scopo di protezione. Questo sangue in Esodo 12 è un tipo del sangue di Cristo. Il sangue che scorse al Calvario non fu sprecato, non cadde a terra per poi sparire. No, quel sangue prezioso venne raccolto in una fonte celeste.
Se Cristo è il Signore della tua vita, allora gli stipiti della tua porta sono stati coperti dal Suo sangue. Ciò non serve solo al perdono, ma anche alla protezione contro tutte le potenze distruttrici di Satana. Il sangue di Gesù non è rimasto nel catino, ma è stato tolto e applicato sul tuo cuore.