UN PREDICATORE SENZA LA BIBBIA

di VANCE HAVNER  –  Incominciai ai piedi delle Blue Ridge Mountains. Non sapevo molto. Da allora non ho imparato molto di più, ma certo quel poco che sapevo allora era prezioso. Credevo alla Bibbia. La prendevo, e la leggevo com’era. Cominciai con la Genesi e passai un tempo prezioso con essa, raccogliendo promesse di Dio a destra e a sinistra, proprio come un fanciullo raccoglie mele qua e là dagli alberi di un frutteto. Un giorno incontrai uno di quegli studiosi della Bibbia, e mi disse che quelle promesse non erano per me, ma che erano per gli Ebrei. Restai un poco scoraggiato. Poi mi dissi: Cercherò da un’altra parte.  Così passai al Nuovo Testamento e cominciai dal Vangelo di Matteo, raccogliendo da capo promesse a destra e a sinistra. Ma fui di nuovo interrotto, e mi venne debitamente notificato che quelle promesse non erano per me, ma erano tutte per il tempo del Regno a venire.  Non avevo mai sentito parlare prima del tempo del Regno a venire, ma, poiché quelle cose non erano per me, le lasciai stare. Passai agli Atti degli Apostoli e osai prendere per me alcune, non tutte, delle benedizioni della Pentecoste. Ma ancora una volta mi interruppero, facendomi l’osservazione che quello era un periodo di transizione, e che non bisognava prendere quelle promesse troppo alla lettera.

Così, praticamente, un po’ alla volta, restai soltanto con le Epistole e l’Apocalisse e mi dissero subito che l’Apocalisse era tutta per il futuro. Mi trovavo a guardare la Bibbia attraverso gli occhiali di una dozzina di espositori o di commentatori in disaccordo. Avevo paura di posare i miei piedi su un versetto per sentirmi dire da qualche studioso che non avevo il diritto di prenderlo per me.
Alla fine, dissi: « Signore, ho sentito parlare di un uomo senza patria. Se io continuo così, diventerò un predicatore senza Bibbia. Vorrei che Tu mi dessi un versetto sul quale mi potessi fondare, e che Tu me lo dessi subito, perché altrimenti mi porteranno via anche quello»!  E il Signore mi diede, proprio dalle Epistole, il versetto che Gli avevo chiesto: «Sia Dio riconosciuto verace ed ogni uomo bugiardo ». (Romani 3:3-4), e da allora non mi sono mosso da questo passo. Lo credo totalmente, lo godo fino in fondo.

Abbiamo tutti bisogno di una simile infantile capacità di goderci la Parola di Dio. Oggi siamo giunti al punto nel quale si prende la Bibbia, la si fa a pezzi, poi si cerca di metterla insieme, la si analizza, la si viviseziona, ma non la si gode.