IL BISOGNO DEL MOMENTO

di BILLY GRAHAM

             Il mondo oggi ha ancora un disperato bisogno di risveglio spirituale. É la sola speranza di sopravvivenza della razza umana. In mezzo ai problemi che il mondo deve affrontare, i cristiani sono stranamente silenziosi e impotenti, quasi sopraffatti dalla marea del secolarismo.Eppure, proprio loro sono chiamati ad essere “il sale della terra” (Mt 5,13), che impedisce ad un mondo in decadenza di corrompersi ulteriormente. I cristiani devono essere la “luce del mondo” (Mt 5,14), che illumina l’oscurità provocata dal peccato e guida un mondo che ha perduto la via. Siamo chiamati ad essere “irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo” (Filippesi 2:15).

Perché non siamo “sale” e “luce” come dovremmo? Perché non facciamo tanto di più per portare il regno di Dio nel cuore e nella vita dell’umanità? Certo, vi sono molti casi di cristiani toccati da Dio, che a loro volta influenzano la vita di altri per mezzo di Cristo. Ma per ciascuno di quei casi vi sono molti più cristiani che vivono una vita di sconfitta e priva di gioia. Quelle persone non hanno il senso della vittoria sul peccato, né riescono a dare una testimonianza efficace. Non hanno presa, riguardo al Vangelo, sull’ambiente che li circonda. Se quindi oggi la più grande necessità del mondo è avvertire gli effetti di un risveglio spirituale, la più grande necessità di tutte le chiese cristiane del mondo è di sperimentare il tocco dello Spirito Santo, affinché porti un vero “risveglio” e “rinnovamento” nella vita di innumerevoli cristiani….

Stiamo attraversando un’epoca oscura della storia del popolo di Dio. Nonostante alcuni segni incoraggianti, pare che le forze del male stiano chiamandosi a raccolta per un colossale assalto all’opera di Dio nel mondo. Satana ha sguinzagliato il suo potere come non mai nella storia della chiesa cristiana. Se c’è mai stata un’epoca che ha bisogno di rinnovamento, è proprio questa. Dio solo può opporsi ai piani di Satana e delle sue legioni, perché Lui solo è onnipotente. Solo lo Spirito Santo può portare il vero risveglio spirituale, che arresterà la marea del male e rovescerà le attuali tendenze. Nell’ora più oscura Dio può ancora risvegliare il Suo popolo, e per mezzo dello Spirito Santo immettere nuovo vigore nel corpo di Cristo.

Il nostro mondo ha bisogno di essere influenzato da cristiani pieni di Spirito Santo, guidati e potenziati dallo Spirito Santo. E tu, sei quel tipo di cristiano? Oppure nella tua vita c’è bisogno di un nuovo tocco dello Spirito Santo? Hai bisogno di un genuino rinnovamento spirituale nella tua vita? In tal caso, sappi che Dio, lo Spirito Santo, proprio ora vuole portarti quel rinnovamento …

Gli effetti di un risveglio

Cosa accadrebbe se oggi, nella nostra vita e nelle nostre chiese, irrompesse un risveglio? Penso che una simile effusione dello Spirito santo avrebbe almeno otto caratteristiche

1. Un modo nuovo di considerare la maestà di Dio. – Dobbiamo capire che il Signore non è solo tenerezza, misericordia e compassione; Egli è anche il Dio della giustizia, della santità e dell’ira. Molti cristiani si sono fatti una specie di caricatura di Dio, e non Lo vedono nella sua interezza. Citiamo con disinvoltura Giovanni 3:16, ma dimentichiamo di citare il versetto successivo: “Chi non crede invece, è già stato condannato” (18). La compassione non è completa in se stessa, ma deve essere accompagnata da una giustizia inflessibile, dall’ira contro il peccato e dal desiderio di santità …

2. Un modo nuovo di considerare la colpevolezza e il peccato. – Isaia vide il Signore in alto, innalzato su un trono, e la Sua gloria riempiva il tempio; e vide il serafino prostrarsi riverente e gridare: “Santo, Santo, Santo è il Signore degli eserciti, tutta la terra è piena della sua gloria” (Isaia 6:3). Fu allora che Isaia divenne consapevole della propria indegnità e della totale dipendenza da Dio. Quando Simon Pietro, sul Mar di Galilea, si rese conto che era proprio il Signore a stare con lui sulla barca, disse: “Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore!” (Luca 5:8). La consapevolezza che Gesù era Dio portò alla mente di Pietro la propria situazione umana di peccato. Alla presenza di Dio, Giobbe disse:”Perciò provo disgusto nei miei confronti e mi pento sulla polvere e sulla cenere”. (Giobbe 42:6).  
 Dobbiamo vedere il peccato per quello che è. La più grande considerazione che una persona possa avere del peccato è guardare alla croce: se Gesù ha dovuto morire per il peccato, allora esso deve essere davvero terribile e cupo agli occhi di Dio!
3. Enfasi sulla necessità del pentimento, della fede e della nuova nascita. – Gesù è venuto a predicare il pentimento e a dire che se un uomo non nasce dall’alto non potrà vedere il regno di Dio. Ha affermato che i peccatori amano l’oscurità e non vogliono venire alla luce per il timore di essere scoperti e condannati. Quanti hanno ricevuto il cambiamento del cuore sono creature nuove: vengono alla luce per amore della verità e per il Signore. Se una persona è in Cristo Gesù, essa è una creatura nuova, perché le cose vecchie sono passate e tutto è tornato nuovo.

4. Ci sarà la gioia della salvezza. – La preghiera espressa nel Salmo era per vivificare: “Perché in te gioisca il tuo popolo” . Davide desiderava che tornasse la gioia della salvezza. Lo scopo specifico di Gesù con i Suoi discepoli era che: “La vostra gioia sia completa” (Giovanni 15:11). Quando Filippo andò in Samaria a portare un grande risveglio spirituale, la Scrittura dice: “E ci fu grande gioia in quella città.” (Atti 8:8). Gesù inoltre ci dice che in cielo c’è gioia, gioia alla presenza degli angeli di Dio, per un peccatore che si pente (Luca 15:7). Perciò, una vera rivitalizzazione della Chiesa provocherebbe la salvezza di decine di migliaia di peccatori, e questo a sua volta porterebbe gioia sia in cielo, sia qui in terra…

5. Nuova consapevolezza della nostra responsabilità per l’evangelizzazione del mondo. – Giovanni Battista ai suoi ascoltatori indicò: “l’Agnello di Dio”, e da allora due dei suoi discepoli seguirono Gesù (Giovanni 1:30-37). Andrea, appena vide suo fratello Pietro, gli disse che aveva trovato il Cristo. Quando Filippo cominciò a seguire Gesù, era seguace di Natanaele (Giovanni 1:40-43). Gli apostoli dovevano essere testimoni dovunque, fino agli estremi confini della terra (Atti 1:8). E quando la persecuzione disperse la Chiesa di Gerusalemme, essi andarono in ogni luogo a predicare Cristo e il vangelo glorioso (Atti 8:4). Una delle prime e migliori evidenze che siamo credenti autentici è che sentiamo il dovere di preoccuparci degli altri.

6. Ci sarà un impegno sociale profondo. – In Matteo 22:37-39 Gesù ha detto: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente … Amerai il prossimo tuo come te stesso.” La nostra fede non deve essere solo verticale, ma anche orizzontale. Ci interesseranno le ferite di quelli che ci circondano, e anche di chi è lontano. Ma per un mondo che davvero voglia essere salvato dalle conseguenze del proprio peccato, direi che il messaggio di un vero risveglio cristiano è uno solo: “Pentiti!”

Troppa gente oggi vuole un mondo fraterno in cui poter restare come è ora; un mondo decente in cui poter vivere indecentemente.

Troppa gente vuole la sicurezza economica senza la sicurezza spirituale.

Ma la rivitalizzazione che desideriamo deve essere “biblica”, ossia conforme ai criteri della Bibbia. Se è vita soprannaturale cristiana, si centrerà sulla Bibbia; allora i leader del risveglio avranno il coraggio di Amos di condannare chi si adopera per “acquistare con denaro gli indigenti, e il povero per un paio di sandali” (Amos 8:6).

Dobbiamo innalzare gli insegnamenti morali, etici e sociali di Gesù, concordando che Egli ci offre la sola misura di carattere personale e nazionale. Il sermone della montagna vale per oggi e per sempre. Non possiamo formare una nuova civilizzazione sulle fondamenta caotiche dell’odio e dell’amarezza.

7. Ci sarà una sempre maggiore EVIDENZA sia dei doni, sia dei frutti dello Spirito – Il rinnovamento è portato dallo Spirito Santo, e quando giungerà in tutta la sua potenza sulla Chiesa vi sarà chiara evidenza dei doni e dei frutti dello Spirito. I credenti impareranno cosa significhi servirsi a vicenda, aiutarsi reciprocamente a formarsi per mezzo dei doni che lo Spirito ci ha dato. Sarà data loro una nuova misura d’amore sia tra di loro sia verso un mondo perduto e morente. Il mondo non dirà più che la Chiesa è silenziosa e impotente. La nostra vita non sembrerà più tanto “comune” e indistinguibile dal resto del mondo: sarà invece segnata dai doni che solo lo Spirito Santo può dare; e dai frutti che Lui solo può produrre.

8. Vi sarà una nuova dipendenza dallo Spirito Santo. – Vi sono già evidenze che questo sta accadendo in molte parti del mondo. Senza di Lui non può esserci alcun risveglio spirituale. Lo Spirito Santo rimprovera, convince del peccato, ci fa impegnare nella lotta, ci istruisce, ci invita, ci sollecita, ci rigenera, ci rafforza, ci usa. Non deve essere rattristato, non Gli si deve fare resistenza né si deve tentare, soffocare o bestemmiare. Egli dà la libertà al cristiano, guida al lavoratore, discernimento al maestro, potenza alla parola e frutto al servizio fedele. Egli rivela le cose di Cristo. Ci insegna ad usare la spada dello Spirito che è la Parola di Dio. Ci guida in tutta la verità. Ci dirige verso la via della devozione. Ci insegna a rispondere ai nemici del nostro Signore. Ci dà l’accesso al Padre …

Vi sono cose che il denaro non può comprare, che nessuna musica può portarci né nessuna posizione sociale pretendere; cose che nessuna influenza personale ci può assicurare né nessuna eloquenza comandare. Nessun ecclesiastico, per quanto brillante, né evangelista, per quanto eloquente o irresistibile, potrà produrre il risveglio di cui abbiamo bisogno. Solo lo Spirito Santo potrà farlo. Zaccaria disse: “Non con la potenza né con la forza, ma col Mio Spirito Santo, dice il Signore degli eserciti” (Zc 4,6).

Passi verso il risveglio

Se oggi il risveglio spirituale è la necessità di molti cristiani, com’è possibile sperimentarlo? Quali sono i passi necessari per un risveglio nella nostra vita e in quella degli altri? Credo che la Bibbia esponga tre passi importanti:

1. Ammettere la nostra povertà spirituale. – Troppo spesso siamo come i cristiani della Chiesa di Laodicea, ciechi alle proprie necessità spirituali: “Tu dici: ‘Sono ricco. mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla’. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo” (Apocalisse 3:17).

Nella nostra vita vi è forse il peccato, che blocca l’opera dello Spirito Santo in noi e tramite noi? Non dobbiamo rispondere “no” con troppa rapidità. Dobbiamo esaminarci alla luce della Parola di Dio e pregare affinché lo Spirito Santo ci riveli ogni peccato che sia di ostacolo. Può trattarsi di qualcosa di sbagliato nel nostro agire – un’abitudine, una relazione, un motivo o un pensiero cattivo. Può essere qualcosa che trascuriamo – una responsabilità scansata o un gesto d’amore mancato. Qualunque cosa sia, va affrontato con umiltà e onestà davanti a Dio.

2. Rinnovamento spirituale nella confessione e nel pentimento. – Possiamo sapere di aver peccato e continuare a non far nulla in proposito. Invece dovremmo portare il nostro peccato davanti a Dio nella confessione e nel pentimento e non limitarci solo a riconoscerlo: dobbiamo allontanarci dal peccato e cercare di obbedire al Signore. Una delle più grandi promesse della Bibbia la troviamo in 1 Giovanni 1:9: “Se riconosciamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto e ci perdonerà e ci purificherà da ogni colpa.”

3. Un rinnovato impegno da parte nostra a cercare la volontà di Dio. – Possiamo esser convinti del peccato, pregare e confessare i peccati, pentirci; ma la vera prova è la nostra volontà di obbedire. Non a caso il vero risveglio è sempre accompagnato da una nuova sete di giustizia e rettitudine. Una vita toccata dallo Spirito Santo non tollererà più il peccato.

Cos’è che oggi nella tua vita impedisce il risveglio spirituale? Alla fine è sempre, ovviamente, il peccato. Talvolta ci ferisce profondamente il dover affrontare la verità della nostra mancanza di zelo e di impegno spirituale. Ma Dio vuole toccarci e renderci servi utili per Se Stesso: “Anche noi dunque, deposto ciò che è di peso e il peccato che ci intralcia, corriamo con perseveranza nella corsa, tenendo lo sguardo fisso su Gesù, autore e perfezionatore della fede” (Ebrei 12: 1-2).

James A. Stewart ha osservato che: “Una Chiesa che ha bisogno di essere ravvivata, in realtà vive al di sotto della norma stabilita dal Nuovo Testamento … É un fatto tragico che oggi la maggior parte dei cristiani viva un cristianesimo subnormale … la Chiesa non diventerà mai normale, se non si vede il risveglio.”

State vivendo una vita cristiana normale secondo il mondo, ossia: inefficace, tiepida e con troppo poco amore per Cristo e per gli altri? Permettete allo Spirito Santo di portarvi umilmente di fronte a Dio, a confessare il peccato e a ricercare il Suo volto? Permettetegli di toccarvi, mentre vi consegnate a Lui.

Il bisogno più grande del mondo, oggi, è che vi siano cristiani totalmente impegnati.

La Pentecoste fu il giorno della potenza dello Spirito Santo. Fu il giorno in cui nacque la Chiesa cristiana. Non ci aspettiamo che la Pentecoste si ripeta più di quanto Cristo muoia un’altra volta sulla croce. Ma ci aspettiamo le grazie della Pentecoste quando osserviamo le condizioni necessarie per permettere a Dio di agire, in particolare via via che ci avviciniamo agli “ultimi giorni.” Come cristiani, dobbiamo preparare la strada; dobbiamo esser preparati a permettere allo Spirito di riempirci ed usarci.