PARTECIPI DELLA GRAZIA

di Oswald Chambers   –   “Infatti è per la grazia che voi siete stati salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio”  (Efesini 2:8)    –   Nessun uomo può essere salvato soltanto perché crede o perché prega, o per l’obbedienza o la consacrazione. La salvezza è il libero dono dell’onnipotente grazia di Dio. Abbiamo l’ingannevole idea, di meritare ed entrare nel favore di Dio attraverso le cose che facciamo; siano esser la preghiera o le nostre opere. Il solo modo di entrare nel favore di Dio è accettare semplicemente il dono della Sua grazia.

Il credente dovrebbe sentire che quanto gli viene concesso da Dio non è altro che un frutto della Sua grazia, un dono immeritato che scaturisce dalla grande manifestazione dell’amore di Dio nell’avere provveduto a che Cristo Gesù morisse per il peccato degli uomini. Questa convinzione gratifica di beni divini colui che si accosta a Dio: il più grande di questi è pur sempre il perdono. Ecco, l’esatta posizione per poter ricevere la sovrabbondante grazia di Dio.

“Poiché in Lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7).

Riflettiamo su cosa significhi per Dio perdonare. Vuol dire che Egli dimentica completamente ogni peccato. Dimenticare nel pensiero divino è un attributo; nel pensiero umano è un difetto.

Di conseguenza Dio non illustra mai il Suo divino “DIMENTICARE” usando esempi umani, ma usando figure prese dalla propria creazione. “Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre trasgressioni” (Salmo 103:12)“Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube ed i tuoi peccati come una nuvola” (Isaia 44:12).

Dio non usa mai illustrazioni umane perché l’essere umano è incapace di perdonare come Dio perdona, finché non è partecipe della natura di Dio tramite la rigenerazione. Il perdono dei peccati va oltre quanto normalmente comprendiamo. E’ qualcosa che solamente lo Spirito Santo ci rende capaci di vedere realmente. Nel perdono è nostra tutta l’enorme ricchezza della grazia di Dio. La remissione di Dio significa che noi siamo perdonati ed immessi in un nuovo rapporto con Dio in Cristo, quindi l’uomo perdonato è un uomo santo “Dio è potente da far abbondare su voi ogni grazia…” (2 Corinti 9:8).

Parlando alle persone, ciò che sorprende di più è che esse ascoltano molto volentieri finché si parla della sofferenza o degli attacchi del maligno. Ma andate oltre e parlate della linea di condotta trionfante dell’apostolo Paolo; parlate del cristiano che è più che vincitore o della grazia divina che Dio fa abbondare, ed esse perderanno interesse e diranno che tutto ciò è molto astratto! Parole che denotano semplicemente che queste persone non hanno mai iniziato a gustare quell’insondabile gioia che è lì ad aspettarli, disponibile solo se la volessero prendere.

Tutta la trionfante grazia di Dio è nostra per andare avanti e non ha bisogno di essere attinta.

Basta aprire il cuore ed essa fluirà a torrenti. Tuttavia noi riusciamo appena a spremerne quel tanto sufficiente per il bisogno quotidiano.

Dobbiamo mantenerci nella luce come Dio è nella luce e la sua grazia ci supplirà costantemente vita soprannaturale.

Grazie a Dio non c’è fine alla sua grazia se solo ci manteniamo umili. Essa non ha limiti e noi da parte nostra non gliene dobbiamo porre, ma dobbiamo “crescere in grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”.

 

           Di Oswald Chambers

Pubblicato da Risveglio Pentecostale