SEMPLICITA’ E SINCERITA’

di Agostino Masdea – …non ci sono tra di voi molti savi secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili, ma Dio ha scelto le cose stolte del mondo per svergognare le savie”. 1 Corinzi 2:26  –  Nella storia dei re di Giuda troviamo Uzzia, che sebbene quando iniziò a regnare fosse giovanissimo, prosperò in modo incredibile. La Bibbia ci dice quale fu il segreto del suo successo: “Egli cercò DIO …e finché cercò l’Eterno, Dio lo fece prosperare”. 2 Cronache 26:5. In poche parole, conosceva poco l’arte del regnare, ma era semplice, umile e sincero, e soprattutto conosceva il Signore. Questa è la cosa più importante anche nella nostra vita.  

Quando leggiamo la storia della chiesa, possiamo trovare un’analogia con il re Uzzia. I primi cristiani erano persone molto semplici. Quando un uomo zoppo fin dalla nascita fu guarito nel nome di Gesù, le autorità interrogarono Pietro e Giovanni: “Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?”. Pietro, allora, ripieno di Spirito Santo, rispose loro che era stato fatto “nel nome di Gesù Cristo”, l’unico nome nel quale c’è la nostra salvezza. Atti 4:5-12 – Poi leggiamo ancora: “Or essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano uomini illetterati e senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù”. Atti 4:13.

Il segreto della prima chiesa era la potenza dello Spirito Santo. Nient’altro! Quando poi, nel quarto secolo la chiesa cominciò ad inorgoglirsi, finì per corrompersi ed allontanarsi sempre più da Dio.  

La stessa cosa accadde al re Uzzia. “Ma, divenuto potente, il suo cuore si inorgoglì fino a corrompersi e peccò contro l’Eterno.” 2 Cronache 26:16 – Le conseguenze furono tragiche, perché tra le altre cose morì lebbroso.

Oggi si cerca il successo e la prosperità, ma spesso è più difficile gestire il benessere piuttosto che le difficoltà e le prove. Quando abbiamo troppo, possiamo cadere nell’orgoglio e pensare di non avere bisogno di Dio; quello è l’inizio della caduta. “Dio resiste ai superbi, ma fa grazia agli umili”. Il Signore ci aiuti a rimanere semplici, umili e sinceri davanti a Lui.