UN DIADEMA, UN PROFUMO E UN MANTELLO

di Agostino Masdea – “Lo Spirito del Signore è su di me… per accordare gioia a quelli che fanno cordoglio in Sion per dare loro un diadema invece della cenere, l’olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto”.  Isaia 61:1-3

Quando Gesù si recò nella sinagoga di Nazareth e gli fu dato il rotolo del profeta Isaia, Egli lesse proprio le parole di questa straordinaria profezia messianica, e davanti ai suoi concittadini sbalorditi dalla Sua sapienza affermò: “Oggi questa Scrittura si è adempiuta nei vostri orecchi”. Luca 4:21

Il significato di questa scrittura è che il Redentore che doveva venire a Sion avrebbe sostituito ciò che era motivo di dolore e di lutto, la cenere (era comune tra gli orientali cospargersi il capo di cenere in tempo di lutto, o come espressione di profondo dolore), con uno splendido diadema, espressione di bellezza e di regalità, il cordoglio per la misera condizione con “olio di letizia” e la tristezza con uno spirito di lode e di giubilo.

Se leggiamo fino al verso 6, scopriamo come lo status di quel popolo cambia in modo straordinario all’adempimento di queste promesse: non più un popolo di schiavi in esilio e di prigionieri, ma di “sacerdoti dell’Eterno” e “ministri del nostro Dio”. Isaia 61:6

Gesù è Colui che può sostituire nella tua vita “la cenere” con un “diadema”, le tenebre con la luce meravigliosa della Sua presenza. È uno scambio che Dio ti propone: un cuore nuovo, puro e santo, al posto del cuore triste, ferito ed infelice.

Allora farai tue le parole del verso 10: “Io mi rallegrerò grandemente nell’Eterno, la mia anima festeggerà nel mio DIO, perché mi ha rivestito con le vesti della salvezza, mi ha coperto col manto della giustizia”.

“Volgi lo sguardo a Cristo, contempla la Sua bellezza” recita un coro che cantiamo spesso. La “bellezza” del Suo volto non è effimera e passeggera come la bellezza esteriore delle cose terrene, ma è come la luce del sole, e penetra nel tuo cuore rendendo la tua vita luminosa, bella, di una bellezza interiore che non tramonta e non si affievolisce col passare del tempo.