PER LE SUE LIVIDURE…

di Agostino Masdea – “Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti”. 1 Pietro 2:24

Tutta la Scrittura converge sull’opera di Cristo compiuta al calvario. Ogni capitolo, ogni verso, come i raggi di un cerchio convergono tutti verso il centro che è la croce. Paolo in 1 Corinti 15:3 afferma che “Cristo è morto per i nostri peccati secondo le scritture”.

Uno dei passi più significativi a riguardo, nell’antico testamento è il capitolo 53 del profeta Isaia.  È incredibile, a dir poco sconvolgente: l’uomo peccatore, che a causa delle sue trasgressioni e violazioni della legge di Dio meritava la morte, viene invece raggiunto dalla grazia di Dio che per mezzo del Suo Figliuolo provvede per lui la vita eterna.

Alla croce avviene uno scambio: Gesù si carica del nostro peccato e al posto di esso ci conferisce la Sua giustizia. Paolo dirà poi ai Corinzi: “Egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui”. 2 Corinti 5:31 –

Pietro, nel nostro testo di oggi, si ispira proprio al capitolo 53 di Isaia ricordando che l’opera di Cristo al Calvario è completa. Non riguarda solo la salvezza e il perdono dei peccati, ma tutto il nostro intero essere: anima, spirito e corpo.  “Per le Sue ferite, per le Sue piaghe siamo stati guariti!”

D’altronde cos’è più facile per il Signore, perdonare i peccati o guarire una malattia fisica? Questa domanda pose Gesù, nel giorno in cui guarì il paralitico di Capernaum, ai religiosi presenti. Il Figlio dell’uomo ha l’autorità, la potenza per fare l’una e l’altra cosa!

Grazie a Dio per la scienza, per i medici e per le medicine, ma solo il Signore guarisce! Se stai combattendo contro un problema di natura fisica, confida nel Signore: “Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità”. Salmo 103:3