di Agostino Masdea – “Non temere! Io sono il primo e l’ ultimo, e il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli”. Amen! Apocalisse 1:17-18

Se riusciamo a fissare la nostra mente e focalizzare l’esperienza di Giovanni nella sua prima visione che introduce il libro dell’Apocalisse, resteremo affascinati e stupiti dalla straordinaria potenza che essa emana.

La sua attenzione fu attratta da una “forte voce”, paragonabile ad una tromba, che diceva: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo…”

Quando Giovanni si voltò per vedere chi stava parlando, per prima cosa vide “sette candelabri” d’oro, che rappresentano le sette chiese alle quali la “Voce” gli aveva ordinato di inviare un libro che doveva scrivere. Ma ciò che vide, o meglio, Colui che vide in mezzo a quei candelabri, sarebbe riduttivo dire che lo lasciò senza fiato, perché addirittura Giovanni cadde ai Suoi piedi come morto: era il Figlio di Dio, il Risorto, il Vivente!

Avrà forse ricordato l’esperienza sul monte della trasfigurazione…, ma ora sta ricevendo una rivelazione straordinaria dell’attuale ministero di Cristo.

Era vestito con abiti sacerdotali: Egli è il nostro Sommo Sacerdote, e intercede per noi. Il Suo capo e i Suoi capelli bianchi come la lana ci parlano della Sua saggezza e della Sua purezza. I Suoi occhi come una fiamma di fuoco: ci parlano della Sua capacità di vedere ogni cosa, e nulla può essere a Lui nascosto.

I Suoi piedi come bronzo lucente, simbolo di forza e purezza.  La Sua voce come il rumore di molte acque, autorità della voce di Dio, così descritta anche dal profeta Ezechiele. Nella Sua mano ci sono sette stelle, gli angeli o i conduttori delle sette chiese, e questo ci parla di protezione. Dalla Sua bocca esce una spada affilata, a due tagli: è la Parola di Dio, che è vivente ed efficace.

Il Suo volto è come il sole in pieno mezzogiorno, per illuminare la Sua chiesa, affinché noi possiamo brillare ed essere una luce per il mondo. Possa questa visione incoraggiare la tua vita oggi!